Illustrare la perdita

Affrontare il tema della morte e del lutto con i bambini può spaventare molto, ed è per questo che può essere di grande ausilio ricorrere agli albi illustrati che ci prendono per mano e ci accompagnano, con le loro immagini poetiche, colorate e rassicuranti.
Gli albi illustrati, grazie alla loro varietà, permettono di toccare diversi aspetti di un tema molto complesso come quello della perdita di qualcuno o di qualcosa.
Alcuni sono più diretti, ed
identificano la morte con la scomparsa di una persona cara, magari molto amata,
altri si concentrano maggiormente sul senso di vuoto che accompagna un lutto,
altri ancora affrontano la morte come domanda esistenziale. Ce ne sono
moltissimi, e sono sicura che nel tempo allungherò questa lista, ma cominciamo
a vederne alcuni.
"Rumba: La jirafa que volaba al bostezar" di Aleix Vidal i Aguilà (Testo) e Maria Beitia Calaf (Illustrazioni). Milrazones.
Papu è triste, non riesce a spiegarsi perchè la sua tanto amata nonna sia andata via. Come in un sogno, la giraffa Rumba compare nella vita del piccolo Papu per svelargli un segreto: non è necessario abbandonarsi all'idea di non rivedere più la nonna. Rumba si offre di accompagnare il bambino alla ricerca della nonna e insieme intraprendono un lungo e rocambolesco viaggio per ritrovarla.
Quando finalmente la trovano, sarà proprio l'anziana donna a spiegare a Papu dov'è andata, perchè non può tornare a casa con lui e, soprattutto, a dargli un prezioso consiglio per ricordarsi di lei anche quando saranno lontani.
Rumba è un album delicato, visionario, e molto poetico.
Anselmo Roveda. Titolo dell'opera originale "Grandad's Island". Giralangolo.
Questo libro celebra lo stretto e unico rapporto che c'è tra il nonno e il suo nipotino Syd. Scorrendo le sue pagine colorate, ci si immerge nella loro calorosa, complice e giocosa relazione. S'intuisce che insieme devono avere vissuto tante entusiasmanti avventure. E si preparano ad affrontare anche questa, che poi sarà l'ultima. Dopo aver raggiunto un mondo tutto loro, il nonno con pazienza, saggezza e molto tatto riesce a spiegare al bambino la necessità della separazione.
E' sì un libro sulla perdita e la mancanza di qualcuno che non c'è più, ma è soprattutto un libro sulla potenza dell'amore, sulla forza dei legami e sull'importanza dell'insegnamento come trasmissione e passaggio del testimone, in altre parole gli elementi che permettono di mantenere vivo il ricordo.
E' un libro molto divertente e a tratti malinconico, è un libro davvero affascinante.

"Vacío" di Anna Llenas (Testo e illustrazioni). Barbara Fiore Editora.
La versione italiana è tradotta (da Daniela Gamba) con il titolo "Il buco", edita da Gribaudo.
Questo album ha il pregio di lasciare molto spazio all'immaginazione (e alla proiezione dei propri vissuti). Non si parla mai direttamente del lutto, non viene mai nominata la ragione che crea il vuoto nella pancia di Julia, non si sa cosa abbia provocato tale malessere, eppure quel buco è lì, ben visibile già dalla copertina.
L'autrice si sofferma però in modo molto efficace ad esplorare le spiacevoli sensazioni provocate dalla perdita e dal senso di vuoto, il freddo ed i mostri che lo accompagnano. Il vuoto crea un forte disagio e Julia cerca disperatamente diversi modi per coprirlo, tapparlo, nasconderlo, metterlo a tacere.
Ma è solo quando capirà che deve ascoltare la voce che proviene dal buco che riuscirà a dare una svolta alla sua vita. Ascoltare ciò che proviene da quel vuoto significa imparare a connettersi con il proprio dolore, ma anche dare voce alla propria più autentica intimità, e scoprire cosa può nascere dal profondo della propria anima. In questo modo Julia libererà risorse ed energie necessarie per esplorare nuove avventure e costruire nuovi meravigliosi mondi.

"Le cose che passano" di Beatrice Alemagna (Testo e illustrazioni). Titolo originale "Les choses qui s'en vont". Topipittori.
Con quella che l'autrice stessa definisce
"un'estetica ruvida e materiale ma anche semplice e immediata",
Beatrice Alemagna ci propone vari esempi di cose che in qualche momento della
vita arrivano, ma poi passano e se ne vanno.
In nessun momento, (e questo, dal mio punto di vista, è una delle virtù del libro) viene fatto un giudizio di valore, per definire se sia un bene o un male che le cose passino, ma ogni lettore è libero di valutarlo e deciderlo in base alla sua sensibilità emotiva e alla sua esperienza.
In un'intervista fatta da Giovanna
Zoboli sul blog dei Topipittori (che puoi trovare qui), l'autrice racconta che nel suo libro "c'è
un mondo che sfugge e che non è sempre facile, ma ci sono anche il riso, la
leggerezza, la sorpresa. C'è soprattutto e infine l'evidenza senza
sdolcinatezza".
Sul finale, però ci rassicura, ricordandoci che ci sono anche cose, come l'amore che accompagna i legami veri e autentici, che non passano mai. L'ultima tavola rafforza il concetto, per non farci venire alcun dubbio, facendo eco a quell'ultima, minuscola e fondamentale parola: mai!
Il pregio di questo libro è di raccontare, senza fronzoli nè orpelli, l'ineluttabilità di certi eventi della vita. E di farlo con la sensibilità ed il calore di una carezza data dalla mano ruvida e nodosa di un vecchio saggio.

"La ballena" di Benji Davies (Testo e illustrazioni). Traduzione di Nàdia Revenga Garcia. Titolo originale "The Storm Whale". Andana Editorial.
La versione italiana è tradotta (da Anselmo Roveda) con il titolo "La balena della tempesta", edita da Giralangolo.
Questo libro narra la storia di un bambino Noè (Noi nella
versione originale, e Nico in quella italiana) che passa molto tempo da solo
mentre il papà va a lavorare. Un giorno, per caso, trova una piccola balena spiaggiata dopo la tempesta. Noè se ne prende cura, la bagna, la nutre, la accudisce. Ma di chi è il vero bisogno di cure e di conforto? Per chi è vitale la compagnia e la presenza dell'altro?
La balena svolge la fondamentale funzione di svelamento! E infatti solo quando vede la balena nella vasca da bagno, il padre intuisce la solitudine del figlio e quanto le sue assenze siano faticose per il bambino. A volte, distratti dal lavoro e dalle mille incombenze quotidiane, serve davvero una balena, grande come una vasca da bagno, per accorgersi dei bisogni dei più piccoli.Grazie alla balena, padre e figlio trovano una nuova intesa e seppur con grande dispiacere di Noè, insieme riportano la balena in mare. Noè sa che ridarle la libertà è la cosa giusta da fare, anche se non è facile lasciarla andare. Per fortuna il papà è lì con lui, e da adesso in poi sarà più presente.L'ultima tavola è un chiaro messaggio di vita che va avanti, che riprende il suo corso solo quando si riesce a congedarsi. A volte è necessario riuscire a dire addio per poter andare avanti!
E' un libro che parla del rapporto tra genitori e figli e della difficoltà di conciliare lavoro e famiglia, ma è anche un libro che parla di solitudine, di amicizia, e della capacità di lasciare andare.

"Ti voglio bene anche se...." di Debi Gliori (Testo e illustrazioni). Traduzione di Chiara Carminati. Titolo originale "No matter what". Mondadori.
Questo prezioso album risponde con poesia e delicatezza ad alcune delle domande più profonde che si agitano nel cuore dei bambini.
Nella versione italiana, protagonistə di questa storia sono Mini e Maxi (Small and Large nella versione originale) cosa che permette a chiunque di immedesimarsi immediatamente, indipendentemente dal proprio sesso.
Mini è un cucciolə di volpe, e come tutti noi non è perfettə, non è sempre calmə, nè in pace con se stessə. Al contrario, ha i suoi momenti di fatica, di rabbia e insoddisfazione, in cui mette sottosopra la stanza, un po' come i suoi pensieri mettono sottosopra il suo cuore. Capiremo infatti nel corso del racconto come quel senso di inquietudine sia alimentato da dubbi e quesiti esistenziali. Mini riesce a tranquillizzarsi solo quando le sue tante profondissime domande trovano risposta nel confronto con Maxi.
C'è una bella ritmicità dovuta all'utilizzo sapiente delle parole assonanti e in rima che aiutano a far diventare il testo di questo libro quasi una filastrocca, facile da ricordare e ripetere anche per i bambini. Questo è sicuramente vero nella versione originale, ma grazie allo straordinario lavoro della traduttrice Chiara Carminati è un aspetto che viene pienamente mantenuto anche nella versione italiana.
Un libro che è un accompagnamento, caldo come un abbraccio sotto un cielo stellato.

"Imagina" di Charlotte Bellière e Ian de Haes (Testo e illustrazioni). Traduzione di María Teresa Rivas. Titolo originale "Imagine". Tramuntana.
Libro di una poesia e delicatezza sorprendenti.
Oriana è una bambina vivace, dalla fervida immaginazione. Nelle sue avventure la accompagna sempre un inseparabile amico, un peluche a forma di ippopotamo regalatole dalla zia. Improvvisamente però questa relazione si interrompe. La bambina, che non riesce a spiegarsi perchè il suo peluche preferito non partecipi più ai suoi giochi e alle sue avventure, intraprende allora un viaggio alla ricerca di risposte, ma nessuna tra quelle ottenute sembra convincerla. Finalmente un giorno riesce a trovare qualcuno che le svela il segreto grazie al quale può far tornare il suo amico, la sua complicità e l'affiatamento necessari per continuare a vivere fantastiche avventure.
L'autrice riesce a farci comprendere in modo amorevole la tristezza e l'angoscia di Oriana. E in modo altrettanto affettuoso ed evocativo riesce a offrirci una possibile soluzione per sopravvivere alla perdita.